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I Cinque Aspetti Essenziali del Nuovo Decreto Acque

↓ Guida Completa per la conformità ↓

Il Nuovo Decreto Acque Uso Umano, entrato in vigore il 21 Marzo 2023,introduce una classificazione delle acque destinate al consumo umano basata su criteri di qualità e sicurezza.

Le aziende, gli imprenditori ed i consulenti, devono comprendere ed implementare le misure di sicurezza previste dal Nuovo Decreto ed adottare misure adeguate per garantire il rispetto dei requisiti di qualità stabiliti.

In questo articolo, esamineremo i cinque aspetti chiave del nuovo Decreto Acque Uso Umano, fornendo risposte alle domande più frequenti poste da aziende, imprenditori e consulenti.

1. Classificazione delle acque destinate al consumo umano

Il Decreto definisce diverse categorie di acque destinate al consumo umano:

  • le acque utilizzate per scopi alimentari;
  • le acque utilizzate per uso domestico nelle abitazioni private o condomini,
  • le acque utilizzate  nei luoghi di aggregazione pubblici e privati come ristoranti, uffici, palestre e piscine.

Il monitoraggio regolare attraverso analisi microbiologiche e chimiche è essenziale per verificarne la qualità e la conformità rispetto agli standard previsti (lo vedremo meglio nel punto 4).

2. A quali categorie di soggetti si applica

Il Decreto si applica a diverse categorie di soggetti che operano nel settore delle acque destinate al consumo umano.

Queste includono:

  • le aziende agroalimentari che utilizzano l’acqua per la produzione, trasformazione o conservazione dei prodotti alimentari;
  • i produttori di acqua in bottiglia;
  • i gestori di servizi idrici pubblici e privati;
  • le case dell’acqua;
  • I comuni che distribuiscono acque di sorgente attraverso reti di distribuzione pubbliche.

Tuttavia, il Decreto non si applica alle acque mediche utilizzate in ambito sanitario o alle acque utilizzate per scopi non alimentari, come per esempio  il lavaggio di attrezzature. 

3. Redazione del documento di valutazione del rischio igienico-sanitario

Il Decreto richiede la redazione del documento di valutazione del rischio igienico-sanitario, che svolge un ruolo cruciale nell’identificare e gestire i potenziali rischi microbiologici e chimici lungo l’intera filiera dell’acqua potabile.

Questo documento valuta i rischi associati alla produzione, trattamento, immagazzinamento e distribuzione dell’acqua potabile, definendo misure preventive e di controllo per garantire la conformità ai requisiti di sicurezza.

4. Requisiti minimi chimici e microbiologici

Il Decreto stabilisce requisiti minimi chimici e microbiologici per l’acqua potabile al fine di garantirne la sicurezza e salubrità.

Questi requisiti includono l’esame organolettico, i parametri microbiologici, i parametri chimici e i parametri indicatori di contaminazione.

L’esame organolettico valuta colore, odore e sapore dell’acqua, mentre i parametri microbiologici e chimici limitano la presenza di batteri, agenti patogeni e sostanze nocive.

Se ti interessa sapere quali sono i requisiti minimi chimici e microbiologici 

5. Sistemi di monitoraggio e controllo

Il Decreto richiede l’implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo per garantire il rispetto dei requisiti di qualità dell’acqua potabile. Questi sistemi prevedono l’esecuzione di analisi periodiche dell’acqua per valutare la presenza di contaminanti microbiologici e chimici.

L’implementazione di procedure igieniche adeguate, la manutenzione regolare degli impianti di trattamento dell’acqua e la gestione delle reti di distribuzione, sono azioni correttive necessarie per la conformità dell’acqua .

Inoltre, vengono definiti criteri di campionamento, frequenza di analisi e laboratori Accreditati per garantire l’affidabilità dei risultati.

Il nuovo Decreto Acque Uso Umano introduce importanti requisiti per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua destinata al consumo umano.

I soggetti coinvolti devono comprendere la classificazione delle acque ed adottare misure adeguate per gestire i potenziali rischi microbiologici/chimici e non incorrere in pesanti provvedimenti.

L’implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo, insieme a misure preventive e correttive, contribuisce a garantire la conformità ai requisiti di qualità. 

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