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Caratterizzazione Agronomica Basic

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Caratterizzazione agronomica base “ai sensi del Decreto Ministeriale del 13/09/1999”. L’analisi del terreno è una procedura che permette di rilevare le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di un suolo, ed elaborarle per ottenere delle indicazioni per esaltare la fertilità del suolo stesso. Vengono generalmente distinte analisi minime (tessitura, pH, macroelementi principali) e complete.

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Cosa devi sapere?

Come effettuare il prelievo in maniera corretta? 

Per eseguire un’analisi del terreno deve essere raccolto un campione  rappresentativo della superficie oggetto dell’analisi, nella zona dove maggiormente insistono gli apparati radicali. Secondo il criterio della casualità, all’interno di un appezzamento omogeneo per le caratteristiche pedologiche e agronomiche, evitando le zone di bordo, comunque non più esteso di un paio di ettari vengono raccolti diversi saggi del suolo, fatti utilizzando una trivella o un badile, eseguiti fino ad una profondità in genere di una quarantina di centimetri; va eliminato lo strato superficiale del saggio stesso. Alla fine tutti i saggi vengono riuniti e mescolati accuratamente, estraendo dal tutto il campione vero e proprio di circa un chilogrammo, da avviare al laboratorio di analisi.

Nell’attività agricola è fondamentale conoscere le caratteristiche del proprio terreno: questa matrice, infatti, garantisce alle colture agrarie stabilità e sostentamento, influenzandone profondamente la crescita e la resa; allo stesso tempo l’agricoltura influenza e modifica le caratteristiche del terreno, incrementandone o diminuendone la fertilità a seconda delle tecniche agronomiche impiegate e delle specie coltivate. 
    Per queste ragioni l’agricoltore e il tecnico agricolo hanno interesse a monitorare periodicamente il terreno attraverso l’analisi chimica, anche al fine di rilevare e correggere in tempo eventuali problemi o anomalie. Il monitoraggio periodico del terreno, inoltre, assume anche una valenza ambientale, confermando il ruolo sempre più importante dell’agricoltura nel controllo e nella gestione del territorio. 
    Se qualche agricoltore o qualche tecnico agricolo volesse effettuare un’indagine più completa sui propri terreni, si consiglia di individuare all’interno della superficie aziendale eventuali ripartizioni omogenee in base alle caratteristiche osservabili del terreno (colore, tessitura valutata in campo, ecc.), alla giacitura, alla coltura e alle operazioni agronomiche effettuate; tali ripartizioni potranno essere visualizzate su copie dei fogli di mappa catastali e corredate ciascuna con un’analisi di laboratorio. In questo modo sarà possibile avere una conoscenza più esauriente dei terreni cui si è interessati. L’analisi del terreno può essere considerata valida per 5 anni; alcune caratteristiche particolarmente stabili del terreno (tessitura, pH e carbonato di calcio totale), tuttavia, possono essere considerate valide per un periodo assai più lungo, salvo importanti interventi di correzione, movimenti terra o fenomeni erosivi o di deposito alluvionale. 
   Un’analisi del terreno è opportuna quando lo stato di sofferenza di una coltura porti a sospettare problemi nutrizionali delle piante (in questi casi è comunque necessario sentire il parere di un tecnico.

Argilla
Azoto Totale
Calcare Totale
Capacità di scambio cationico
Carbonio/Azoto da calcolo
Classe di tessitura
Conducibilità elettrica CE 1:2
Fosforo assimilabile
Limo
pH
Potassio Scambiabile
Sabbia
Sostanza organica

Il campione effettuato in autonomia e non da un tecnico esperto, non ha valore legale. Il laboratorio infatti,  può garantire la qualità dell’analisi ma non può escludere vizi colposi o dolosi effettuati durante la fase di campionamento.

Le analisi che non hanno valore legale, non possono essere utilizzate ai fini del rilascio di certificati di idoneità. Se necessiti di un documento di valore legale chiedi informazioni a info@aracelaboratori.it.

Partendo dai dati ottenuti dall’analisi chimica, un tecnico competente ed abilitato (agrotecnico, perito agrario o agronomo) può fornire un giudizio sul terreno e formulare un adeguato piano di concimazione, indicando, in base alla coltura prevista e alla rotazione agraria ipotizzata, i tempi, i tipi e le quantità di concime organico ed inorganico da apportare alla coltura stessa.

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