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Ricerca della Legionella nelle Acque

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L’analisi Legionella nelle acque serve a verificare la presenza dei batteri Legionella negli impianti e nelle aree a rischio contaminazione.

L’analisi della Legionella nelle acque verifica se l’acqua di un impianto idrico o aeraulico è contaminata. Va eseguita seguendo specifiche linee guida e procedure per non alterare i risultati delle analisi.

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Cosa devi sapere?

Come effettuare il prelievo in maniera corretta? 

Linea Acqua Calda

Il volume consigliabile è di almeno 1 litro.

Per la ricerca di Legionella, in condizioni di utilizzo comune (ossia un campione istantaneo per simulare l’eventuale esposizione da parte di un utente), prelevare senza flambare o disinfettare al punto di sbocco e senza far scorrere precedentemente l’acqua e misurare la temperatura.

Per una ricerca di Legionella all’interno dell’impianto (ossia per monitorarne le sue condizioni d’igiene):

  • Far scorrere l’acqua per almeno un minuto;
  • chiudere il flusso e flambare all’interno e all’esterno dello sbocco, (quando la flambatura è tecnicamente possibile) oppure disinfettare con ipoclorito al 1% o etanolo al 70% lasciando agire il disinfettante almeno per 60 secondi;
  • fare scorrere l’acqua ancora per almeno 1 minuto per rimuovere l’eventuale disinfettante;
  • misurare la temperatura ponendo il termometro nel flusso d’acqua e aspettando il tempo necessario affinché raggiunga un valore pressoché costante;
  • prelevare il campione.

Si suggerisce l’applicazione di questa modalità di campionamento in occasione dell’esecuzione dei monitoraggi microbiologici di autocontrollo di routine.

Linea Acqua Fredda

Per la ricerca di Legionella in condizioni di utilizzo comune prelevare senza flambare o disinfettare al punto di sbocco e senza far scorrere precedentemente l’acqua e misurare la temperatura ponendo il termometro al centro del flusso. Quindi, prelevare il campione.

Per la ricerca di Legionella nell’acqua all’interno dell’impianto di acqua fredda il campione si può prelevare seguendo quanto è stato descritto per l’acqua calda. Se la temperatura dell’acqua nell’impianto è ≤ 20°C il numero di campioni può essere ridotto.

Le strutture considerate a rischio sono quelle nelle quali risultano presenti impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione (docce, aerosol, idromassaggi, sistemi importanti di condizionamento, saune, piscine, ecc.) o la presenza di utenti con sistema immunitario deficitario o alterato (strutture sanitarie, case di riposo, etc.).

Pertanto, tra le realtà maggiormente interessate troviamo le strutture turistico-ricettive e termali, ad esempio: alberghi, hotel, pensioni, rifugi, campeggi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa e wellness.

Conta Legionella spp.

Il campione effettuato in autonomia e non da un tecnico esperto, non ha valore legale. Il laboratorio infatti,  può garantire la qualità dell’analisi ma non può escludere vizi colposi o dolosi effettuati durante la fase di campionamento.

Le analisi che non hanno valore legale, non possono essere utilizzate ai fini del rilascio di certificati di idoneità. Se necessiti di un documento di valore legale chiedi informazioni a info@aracelaboratori.it.

La presenza di patogeno nelle acque significherebbe che la procedura di pulizia adottata è inadeguata e dovrebbe perciò essere modificata. Esiti non conformi di una delle analisi deve indurre a rivedere tutte le procedure messe in atto durante la propria attività, cercando di correggere gli eventuali errori riscontrati, per evitare pericolose contaminazioni e/o proliferazioni microbiche, che potrebbero avere ripercussioni gravi sulla salute.

L’azione preventiva consiste nella corretta manutenzione di impianti idrici per l’acqua calda e dei climatizzatori.

Ecco alcune pratiche per ridurre i rischi:

a.  effettuare periodicamente campionamenti e analisi delle acque

b.  provvedere alla manutenzione di rubinetti e diffusori delle docce nelle  abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o un’accurata pulizia e  decalcificazione;

c.  lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano  dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti

d.  all’esterno delle abitazioni evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata,  ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle  fontane;

e.  evitare di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo;

f.  evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orti e giardini

g.  effettuare lo svuotamento, la pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo  dell’acqua.

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